Giorno dopo giorno le nuove tecnologie e i nuovi software diventano sempre più parte integrante della nostra quotidianità, viviamo in una realtà “innovativa”. Oggi si parla di Deepfake.
Facciamo riferimento a dei video nei quali alle immagini reali vengono sovrapposte immagini finte mediante l’uso di tecnologie di intelligenza artificiale. In sostanza è possibile montare il volto di una persona sul corpo di un’altra ottenendo risultati animati altamente realistici. La novità è che non si tratta più di un tipo di video ritocco accessibile solo agli esperti di effetti speciali, ma di una tecnica alla portata di chiunque.
Diversi i personaggi noti tra il pubblico che, ogni giorno, si ritrovano ad essere coinvolti in queste “clip” di pochi secondi. C’è chi ne fa un utilizzo a scopo di satira, come i famosissimi montaggi che vedono come protagonista principale il mitico Gerry Scotti, conduttore televisivo, radiofonico, disc jockey ed ex politico italiano, e chi, al contrario, se ne approfitta per divulgare truffe e false testimonianze.
Ecco due tipologie Deepfake:
Come si riconosce un Deepfake
Prestare attenzione alla pelle del volto dei protagonisti di sospetti Deepfake è una delle prime osservazioni da fare: se appare troppo tirata, o viceversa troppo grinzosa o con gradi di anzianità diversi in diverse parti del viso, allora ci sono buone possibilità che quell’immagine, o quel video, non sia reale. E anche il battere le palpebre e il movimento delle labbra possono dare buone indicazioni in questo senso.